giovedì 21 agosto 2014

"Raccomandazioni ad altri studenti riguardanti informazioni, domanda di candidatura etc."

Mi è capitato per caso - un puro e fortuito caso di circostanza - di dover scrivere una breve relazione avente per oggetto consigli e informazioni da fornire agli studenti che hanno intenzione di partire come ERASMUS. Mi ero ripromesso di rimanere entro i 3.000 caratteri - spazi inclusi - per poter copiare il testo anche in un'altra relazione che il CRI (Centro Rapporti Internazionali) richiede a tutti gli studenti che hanno compiuto un periodo di studi all'estero. Avendo sforato alla grande il proposito, di oltre il doppio il limite di caratteri richiesti - si! state per leggere un inutile, lungo (e noioso?) vademecum di consigli e precetti per aspiranti ERASMUS - ho pensato bene di salvare il tutto e pubblicarlo su questo "Diario di bordo digitale", e copiare nella relazione, premunendomi di inserire fonte e link, un vecchio post (questo nel LINK) scritto durante il mio soggiorno ad Augsburg.

Ecco invece le "Raccomandazioni ad altri studenti riguardanti informazioni, domanda di candidatura etc.che ho scritto oggi:

Attivarsi subito appena si matura il proposito di vivere l'esperienza all'estero in seno al progetto ERASMUS, la burocrazia e le scadenze sono un vincolo estremamente importante; se si ha qualche dubbio, se si è incerti sulla prospettiva di questa esperienza bisogna informarsi attraverso i canali digitali o rivolgersi direttamente all'ufficio ERASMUS; imprescindibile attivarsi autonomamente per il reperimento di informazioni utili, l'ufficio erasmus è sempre disponibile ma non onnisciente, i bandi sono relativamente chiari, non bisogna scoraggiarsi alla prima distratta lettura!
L'esperienza ERASMUS incomincia prima della partenza. Sintomo di preparazione, e segreto di una buona permanenza all'estero, non lasciare nulla al caso. Cercare informazioni sul sito del CRI è il primo passo, per quanto concerne scadenza e documentazione di varia natura; i collegamenti ai siti ufficiali degli istituti che hanno stipulato l'accordo bilaterale sono il secondo passo – controllare sempre la corrispondenza tra nome dell'università e home page straniera, possono verificarsi errori di trascrizione! –; non essere timidi, non vergognarsi delle proprie conoscenze linguistiche, reperire informazioni sui siti internet dei possibili istituti ospitanti, ufficiali o collaterali; se necessario inviare email e domande alle facoltà o a professori e coordinatori per ottenere delucidazioni pratiche concernenti l'inizio e la strutturazione del semestre accademico straniero, nonché le prime informazioni utili per approntare il learning agreement.
Il learning agreement è un altra bella gatta da pelare, ma seguendo le indicazioni – e talvolta improvvisando – non c'è nulla da temere. Una rapida incursione sulle pagine dei professori, soppesando i piani di studio dei corsi di laurea stranieri aiuterà a stilare un documento che poi andrà perfezionato e rifinito una volta che il soggiorno avrà avuto inizio. Giunti alla sede straniera si dovrà provvedere a far approvare i documenti di convalida delle singole attività didattiche dunque stilare un altro, e più approfondito, learning agreement.
Non siate parchi di email, se non siete certi riguardo alle informazione ottenute dai professori – stranieri o del vostro istituto di appartenenza – tempestateli missive elettroniche; anche questo fa parte del vostro e del loro lavoro; allo stesso modo, se non vi è chiara qualche cosa, contattate il prima possibile i vostri tutor, coordinatori, professori, uffici per l'internazionalizzazione e le segreterie studenti; tenete una lista della documentazione di cui avete bisogno e tenetela costantemente aggiornata; conservate tutta la documentazione, quando inviate email allegate immagini, screenshot, piani di studio e link, salvate tutto su pennetta, drive o cloud e, se vi rende più tranquilli, stampate tutto – con oculatezza però.
Questione importante è l'alloggio. In certe università il servizio di alloggio – e quello della mensa – sono appaltati a terzi, aziende esterne che hanno rapporti di varia natura con l'università. I coordinatori e i segretari dell'ufficio ERASMUS estero, sono a conoscenza dei tempi in cui si deve presentare la domanda per ottenere un alloggio universitario; chiedete informazioni e i link per accedere ai siti ufficiali in cui è possibile studiare un minimo di informazioni riguardo a collocazioni e caratteristiche degli alloggi. Nonché le scadenze. Se invece si vuole sperimentare l'ebbrezza della vita con altri studenti, è bene informarsi anche – se non soprattutto – attraverso le associazioni universitarie. Chiedete informazioni all'ufficio ERASMUS straniero, in merito a chi è bene rivolgersi per un appartamento magari condiviso, e seguite le principali pagine dell'università e della città che vi ospiterà per i prossimi mesi attraverso i social. Un like su facebook non costa nulla e, probabilmente, vi risparmierà di girare in tondo – non solo metaforicamente – per cercare informazioni più specifiche. Aggiungere ai preferiti i feed dei blog universitari è un altro passo per ottenere informazioni utili concernenti trasporti, affitti di camere, occasioni di varia natura (anche lavorative!), o proposte di stage nonché scadenze di bandi e concorsi. Le costellazioni di gruppi facebook sono adatte a risolvere specifiche questioni. Tenetelo d'occhio, costantemente.

Una volta ottenuta conferma della vincita delle borsa di studio per il progetto, il centro rapporti internazionali dell'università straniera provvederà a contattare i vincitori; se avete già contattato i referenti prima dell'ufficializzazione della graduatoria, tanto meglio. Mantenere buoni contatti con i responsabili dell'ufficio per l'internazionalizzazione straniero ha i suoi notevoli vantaggi.
A questo punto vi potrà essere affiancato un tutor che avrà il compito di introdurvi al mondo ERASMUS; in pratica è il primo studente dell'università ospitante che “incontrerete” ancor prima dell'effettivo inizio del soggiorno all'estero. Siate cortesi, è un amico che, quasi sicuramente ha trascorso un soggiorno in un paese straniero per motivi di studio o di lavoro. Chi meglio di lui conosce i timori, le paure, le ansie o, più semplicemente il brivido di un'esperienza all'estero? E, soprattutto, chi meglio di lui conosce la burocrazia del suo paese? È il primo amico che vi accoglierà a bracia aperte mesi prima della vostra partenza, una grande e fondamentale risorsa che vi assisterà per i primi giorni del soggiorno, magari creando le basi di un rapporto che proseguirà per tutto il resto del soggiorno all'estero. Proprio lui conosce la lingua, la cultura del suo paese, i suoi professori, i luoghi di interesse della città in cui vive e studia; con lui si potrà iniziare un più che proficuo “tandem” linguistico per essere iniziati a quella che, di solito, è la preoccupazione di quanti stanno per partire per una destinazione estera: la lingua.
Se si ha qualche dubbio, per qualsiasi questione: email come se piovesse! 

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