giovedì 21 novembre 2013

È passata l'Italia!

Una "passata" a casa

Qualche giorno fa mi sono deciso a rendere onore alla "vellutata", la vera passata, che riposava nella dispensa della mia cucina. Era giunto il momento insomma. C'è poco da dire e ancor meno da commuoversi. Lo sapevamo tutti che prima o poi sarebbe arrivato; dunque, poche lacrime e poca commozione, con il cappello in mano e una cipolla sotto al naso, dopo essersi asciugati una lacrima, si comincia a cucinare.

Aggiungo solo che appena ho stappato la bottiglia nella cucina è esplosa una granata. Il mediterraneo mi è esploso letteralmente tra le mani; le campagne, il sole, il sudore, la fatica tutto concentrato e passato in un barattolo di pomodoro.

Per il soffritto ho impiegato tutto l'amore e la dedizione immaginabili. Ho persino usato la grattugia per sminuzzare la carota e il sedano; tutto per quel magico precetto alchemico che comanda la miscellanea perfetta di tutti gli ingredienti che si devono sposare in un'unica combinazione. L'olio -anch'esso- era italiano.

soffritto
Concludo con il piatto di pasta; di marca -anche questa- italiana. Mi sono rifiutato di aggiungere il parmigiano per non arrecare disturbo all'armonica perfezione di un piatto di questo tipo.


È passata a trovarmi l'Italia; l'ho invitata per un piatto di pasta.

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