giovedì 26 settembre 2013

A volte ritornano (per errore)

Può anche accadere che la burocrazia si intoppi, tra tante scartoffie da far firmare è normale che saltino fuori vecchie conoscenze, magari legate al troppo consueto coppia incolla di anno in anno, di bando in bando. Mica si può controllare se un modulo è stato soppiantato, se è stato sostituito o, semplicemente, si sia estinto. Mi sto riferendo al modulo E/106 che viene dato come obbligatorio tra i documenti che bisogna avere in tasca al momento della partenza per periodi di studio all'estero.
Carico di buona forza di volontà e molte aspettative mi incammino verso il ASL della mia città, munito di carta d'identità, tessera sanitaria e una copia del certificato Erasmus, il tutto, ovviamente, dopo aver scrupolosamente controllato per l'ennesima volta il portale della mia università e le pile di cartacce che mi porto appresso nei miei pellegrinaggi tra gli uffici.
Giunto alla ASUR, chiedo informazioni alla reception. Mi viene indicato lo sportello dell'anagrafe. Prendo il numero (33) e dopo aver controllato lo stato di avanzamento della fila sul tabellone elettronico ("serviamo il numero 31") attendo il mio turno.

Dopo una quindicina-ventina di minuti è il mio turno. La conversazione con l'unica addetta dietro al vetro dello sportello "anagrafe" si è svolta pressapoco così:
«Buongiorno! Sono uno studente ERASMUS in uscita per un programma di scambio. Dovrei ritirare il modulo E/106.»
«Veramente il modulo E/106 non esiste più. Al massimo potrei darle il modulo S1 ma deve avere la residenza nel paese di destinazione. A proposito dove va?»
«In Germania. Allora mi serve solo la tessera sanitaria?»
«Si, esattamente. Per prestazioni di varia natura e urgenti basta la tessera sanitaria. Se poi in Germania dovrà pagare qualcosa tenga le ricevute e le verranno rimborsate; ovviamente se paga il ticket, quello avrebbe dovuto pagarlo anche qua, quindi non rientra nel rimborso. Solitamente, all'estero, serve solo la tessera sanitaria»
«Una faccenda in meno insomma. Grazie, buona giornata»
*Sorride* «Prego, buona giornata»

Ovviamente non ci si può aspettare che gli uffici siano sempre aggiornati su tutto, figurarsi su una cosa così distante come la sanità all'interno dell'Unione.

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